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In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore biotrituratore e vediamo quali sono i prezzi dei modelli disponibili sul mercato.
Molto probabilmente saprai già che i biotrituratori sono essenziali in giardino, soprattutto perché permettono di compattare materiali di scarto quali il fogliame, il feltro, i rametti, l’erba appena tagliata e tanto altro ancora. Inoltre, questo attrezzo è l’ideale per facilitare poi i compiti della compostiera, per ottenere del cippato dalle ramaglie e in genere per guadagnare spazio. Ricordati, però, che bisogna analizzare diversi elementi prima di acquistarne uno.
Come Scegliere un Biotrituratore
Vediamo quali sono gli aspetti da considerare nella scelta del biotrituratore.
Sistema di taglio
Sappi che i biotrituratori non sono tutto uguali, visto che può cambiare il sistema di funzionamento del dispositivo. Per questo motivo, è importante partire da un’analisi del sistema di taglio che potresti trovare nei vari modelli.
Facciamo quindi riferimento al meccanismo che permette al biotrituratore di triturare tutto il materiale scaricato al suo interno. I sistemi possibili sono essenzialmente tre.
-Taglio a lame
Risulta essere il meccanismo più diffuso, soprattutto se si parla dei modelli per un uso domestico, quindi per i piccoli giardini. Il taglio avviene per merito di una lama, quasi sempre attivata da un motore elettrico e non a scoppio, in grado di sminuzzare soltanto i rametti molto fini, le foglie e l’erba. Proprio per questo motivo, è un elettroutensile ideale non solo per i piccoli giardini, ma anche per gli orti di dimensioni ridotte.
Ha tanti vantaggi, partendo dal prezzo più economico rispetto agli altri sistemi, fino ad arrivare al fatto che non richiede una particolare manutenzione. Considera, però, che può triturare soltanto i rametti con un diametro ridotto e che produce abbastanza rumore. Infine, la qualità della triturazione e le dimensioni del cippato dipendono dalla velocità di rotazione della lama, che in genere si aggira intorno a 4000 giri al minuto.
-Taglio a rullo
Si tratta di una sorta di via di mezzo tra i sistemi dotati di lame e quelli a turbina, che scopriremo tra poco. Il meccanismo prevede la presenza di un grosso rullo dotato di denti che mastica le sterpaglie e i rami quando questi vengono inseriti nel bocchettone apposito.
Non è un modello molto diffuso in ambito domestico, perché non riesce a triturare finemente il fogliame e le erbacce, di conseguenza è poco adatto per gli steli e i rametti sottili. Al contrario, è ottimo per chi deve triturare cespugli e piccoli arbusti, dunque residui con uno spessore più elevato.
Tra gli altri vantaggi troviamo la sua silenziosità, considerando che produce poco rumore per via del fatto che il rullo dentato gira a velocità nettamente inferiori alle lame,circa 40 giri al minuto.
Nonostante non sia uno strumento professionale, dunque, riesce ad adattarsi alle esigenze di chi intende triturare detriti di una certa consistenza. Però ha lo svantaggio di incepparsi ogni tanto, e se non è presente l’opzione di inversione della rotazione occorre sbloccarlo manualmente.
-Taglio a turbina
Si tratta del sistema più performante per il taglio di qualsiasi elemento, dal fogliame al feltro, passando per gli arbusti. Tutti i residui vengono infatti spinti dentro una turbina che riesce a sminuzzare qualsiasi rametto o stelo d’erba, indipendentemente dal suo spessore e dalla sua durezza. Inoltre, la turbina offre la possibilità di compattare meglio il cippato, proprio perché trita i residui in modo più fine rispetto agli altri due sistemi.
Gli apparecchi con meccanismo a turbina sono di fatto privi di svantaggi, dato che sono silenziosi e molto versatili. L’unico difetto, se vogliamo chiamarlo così, è un prezzo che può arrivare anche a 900 euro circa. Di contro, se hai un pezzo di terra con una flora variegata, non potrai fare a meno di un biotrituratore a turbina, proprio perché ti permette di sminuzzare di tutto e di più.
Motore
Molto importante è anche valutare le caratteristiche del motore.
-Alimentazione
Per prima cosa, occorre specificare che sul mercato si trovano sia i biotrituratori elettrici che quelli con motore a scoppio. Si tratta di una distinzione fondamentale da fare, anche perché questi due attrezzi si rivolgono a consumatori differenti.
Nello specifico, quelli con motore a scoppio sono di tipo professionale, costano cifre molto alte e hanno un peso decisamente elevato. Così elevato che alle volte non è possibile trainarli a mano, ma bisogna farlo con un altro macchinario. Inoltre, c’è da mettere in conto anche il costo del carburante perché, avendo un motore molto potente, possono consumarne parecchio. In sintesi, non sono attrezzi adatti per un uso domestico, quanto piuttosto per un utilizzo professionale, dunque su appezzamenti di terreno di elevata metratura.
Discorso molto diverso per i biotrituratori elettrici, che al contrario sono perfetti per un uso nei giardini piccoli o di media metratura, ma poco adatti per scopi professionali o per carichi di lavoro importanti. Questo perché sono meno potenti rispetto ai modelli a benzina, ma allo stesso tempo pesano molto di meno e sono anche meno ingombranti. Inoltre, i consumi elettrici sono tutto sommato contenuti, un altro vantaggio da tenere in considerazione. Infine, sappi che non esistono modelli di biotrituratore a batteria, e che hanno tutti il filo.
-Potenza del motore
Un biotrituratore elettrico, in base al costo, può avere un livello di potenza più o meno elevato. In genere si parte da un minimo di 1500 watt, anche se oramai questi modelli non sono quasi più disponibili, in quanto montano una tecnologia sorpassata. Risulta essere più semplice trovare delle versioni con un motore da 2000 watt, fino ad arrivare a 2500 watt, ovvero i più diffusi in assoluto, oltre che i più adatti per un uso casalingo. Infine, i modelli con wattaggio superiore ai 2.500 w hanno un prezzo più alto.
-Rumore prodotto
Dovendo triturare l’erba e i rami, nessuno di questi attrezzi può essere considerato silenzioso, ma è chiaro che alcune tecnologie producono meno rumore rispetto ad altre. Questo è un tema che abbiamo già affrontato poco sopra, ma qui è importante specificare che si parte da un minimo di 90 decibel circa fino a superare i 100 decibel. In genere si suggerisce di restare al di sotto dei 100, anche se comunque è fondamentale indossare le cuffie apposite per proteggere i timpani.
Altre caratteristiche
Ci sono poi altri elementi che influenzano le prestazioni del biotrituratore.
-Capacità di taglio
Tutti i biotrituratori hanno una bocchetta di una certa dimensione, con un tubo la cui dimensione definisce anche il diametro massimo dei rami che puoi inserire. Come ti abbiamo già anticipato, la capacità di taglio dipende dal sistema, dunque dalla presenza delle lame, dei rulli o delle turbine. Facendo una sintesi, il sistema a lama si caratterizza per un tubo con un diametro più piccolo rispetto alle altre due soluzioni. In ogni caso, in media ci si muove in un intervallo tra 38 a 40 millimetri di diametro.
-Capacità di triturazione
Questo valore indica la quantità di materiale che il biotrituratore è in grado di triturare in 60 minuti circa di utilizzo. Può dipendere da diversi elementi, come il diametro del tubo di inserimento e il numero di giri del motore. Diciamo che è consigliabile scegliere un modello con un valore alto, intorno a 200 chilogrammi orari, soprattutto se stai cercando un modello affidabile e rapido. Se non hai delle grandi esigenze, ti conviene comunque mantenerti sopra 100 chili orari.
-Capienza del contenitore
Si tratta di un altro aspetto molto importante da analizzare. Risulta essere chiaro che un contenitore grande permette una raccolta maggiore di detriti sminuzzati e quindi un risparmio di tempo, perché dovrai svuotarlo con minore frequenza. Al contrario, un contenitore piccolo ti costringerà spesso a interrompere il lavoro per svuotarlo. Il consiglio è di non scendere sotto i 50 litri, e di controllare se effettivamente è presente, perché alcuni modelli richiedono il collegamento di un contenitore esterno. Per evitare una spesa aggiuntiva, dunque, è consigliabile acquistare un biotrituratore con cesto integrato.
Inoltre, è il caso di fare attenzione anche ai materiali. La maggioranza dei contenitori è in plastica morbida, se si parla di quelli esterni, siano essi inclusi o meno nella dotazione di accessori. Al contrario, i contenitori integrati sono sempre in plastica rigida. Inoltre, sappi che in vendita si possono trovare dei contenitori colorati o trasparenti. Questi sono molto comodi, in quanto permettono di valutare la capienza residua e facilitano quindi il lavoro all’utente.
Alcuni attrezzi hanno dei sistemi di sicurezza progettati per proteggere chi li utilizzano, dato che montano dei sistemi di taglio molto affilati o potenti. Il blocco motore in assenza del cesto inserito e la scocca di protezione che copre l’intero gruppo di taglio, impedendo l’ingresso delle dita o delle mani, sono due di questi.
Per quanto riguarda gli accessori, spesso la confezione include una paletta utile per spingere i detriti dentro il bocchettone, senza utilizzare la mano e correndo dunque zero rischi.
Infine, è d’obbligo parlare di alcune funzionalità accessorie che troviamo soltanto nei modelli avanzati. Certi dispositivi, infatti, permettono di regolare le dimensioni dei materiali sminuzzati, ma si tratta di prodotti di fascia alta.
Quasi tutti i biotrituratori, invece, hanno un comodo sistema avvolgicavo automatico, e le ruote alla base della struttura, ideali per facilitare gli spostamenti del bidone. Allo stesso tempo, nella maggioranza dei casi troverai una maniglia da impugnare per trascinare con te l’apparecchio. Infine, è importante specificare che tutti i biotrituratori domestici hanno un corpo in plastica dura.
Recensione dei Migliori Biotrituratori
Vediamo più nel dettaglio alcuni dei migliori biotrituratori disponibili sul mercato.
Biotrituratore Ikra
Se stai cercando il migliore biotrituratore elettrico, allora ti consigliamo questo modello Ikra. Si tratta infatti di un attrezzo molto performante, in grado di triturare finemente i rami e ogni altro residuo di potatura. Inoltre, è davvero facile utilizzarlo, dato che basta inserire i rami nell’apposita apertura in alto della macchina. In secondo luogo, la confezione include un comodo accessorio che ti consentirà di spingere ogni ramo fino in fondo nel biotrituratore, così da evitare di mettere a rischio le dita e le mani. Considera poi che il biotrituratore Ikra ha un design molto interessante e si adatta bene ad ogni giardino.
Una delle sue migliori caratteristiche, come anticipato, è la semplicità di utilizzo. Inoltre, essendo di tipologia elettrica, è rapidissimo e consente quindi di sminuzzare grandi quantità di ramaglie, così da ottenere del cippato fresco in modo veloce. Non è nemmeno molto pesante, dato che l’intero corpo macchina è stato realizzato in plastica resistente agli urti, con un peso di circa 14 chilogrammi. Inoltre, ha un contenitore per la raccolta dei detriti triturati molto grande, con una capienza che arriva addirittura a 50 litri. Questo significa che potrai lavorare senza per questo doverlo svuotare in continuazione.
Risulta essere chiaro che, non essendo un prodotto pensato per i professionisti, ha comunque qualche limite da rispettare. La bocchetta per triturare i residui della potatura non è molto larga, quindi ti conviene procedere con calma, inserendo i rami poco per volta. In caso contrario, se forzerai troppo la mano, il macchinario potrebbe incepparsi, e in quel caso dovrai sbloccarlo manualmente. Questa però è un’operazione semplice, dato che basta premere il pulsante apposito per aprire la ghiera a protezione delle lame. Ottima la qualità dei materiali di queste, in acciaio inossidabile e molto affilate, ed è anche presente un motore molto potente, da 2.500 watt.
Biotrituratore Bosch AXT Rapid 2200
Bosch è nota per produrre degli ottimi elettroutensili da giardino, ma ad un prezzo comunque contenuto. Questo biotrituratore elettrico conferma la fama del marchio in questione, date le sue eccellenti qualità e la sua convenienza. Il biotrituratore Bosch Home and Garden ha infatti una bocca molto grande, il che ti consente di inserire rami con un diametro superiore alla media. Inoltre, ha una capacità di triturazione che si spinge fino a 90 chilogrammi, dunque un dato al di sopra della media di mercato.
Il merito delle sue prestazioni va anche alle lame in acciaio, incise a laser, quindi con un grado di affilatura estremo e molto avanzato. Ottima poi la qualità dei materiali, visto che il biotrituratore Bosch Home and Garden non teme gli urti ed è in grado di resistere per diversi anni, per merito delle sue plastiche in ABS.
A livello tecnologico, la struttura è stata concepita per semplificare il lavoro, e in questo caso si fa riferimento all’imbuto a inserimento rapido. Naturalmente la confezione include anche l’apposita paletta per spingere i pezzi verso le lame senza correre rischi inutili. Infine, pesa poco e quindi è facile da spostare, anche per via della presenza delle due ruote alla base.
Bisogna poi citare la possibilità di triturare qualsiasi cosa, dai rametti più spessi fino ad arrivare alla comune erba. Inoltre, nonostante abbia un prezzo competitivo, offre delle prestazioni paragonabili ai modelli professionali di biotrituratore, quindi si adatta pure a chi desidera farne un uso intensivo. La potenza del motore è molto elevata, 2.200 watt, ma la leggerezza lo rende adatto anche per i semplici lavoretti domestici. In conclusione, un ottimo prodotto per rapporto tra qualità e prezzo, con l’unico difetto di essere abbastanza rumoroso.
Bosch AXT Rapid 2000
Chi desidera risparmiare qualcosa, ma senza per questo sacrificare la qualità, allora può tenere in considerazione Bosch AXT Rapid 2000. Si tratta infatti di un modello che riesce a coniugare une livello elevato delle prestazioni alla convenienza economica. Ha un motore con una potenza da 2.000 watt e una struttura leggera, facile da spostare e dotata di carrello con rotelle alla base. Inoltre, è semplicissimo da assemblare e può essere utilizzato anche dai principianti, considerando che si parla di un modello non professionale.
La bocca per introdurre le ramaglie nelle lame è piuttosto ampia, quindi questo è un aspetto che consente di velocizzare il lavoro. Inoltre, può sminuzzare quasi tutto, dai rami fino ad arrivare al fogliame e all’erba, e senza troppe difficoltà. Naturalmente, non essendo professionale, è meglio evitare di caricare le lame con rami dal diametro eccessivo, perché il gruppo di taglio potrebbe incepparsi. Il sistema a caricamento rapido semplifica ancora di più le operazioni, il tutto senza correre pericolo per le mani. Essendo molto compatto, poi, è davvero facile spostarlo in giro per il giardino.
Bosch AXT Rapid 2000 è un modello elettrico e privo di contenitore di raccolta. Il sacchetto deve essere acquistato a parte, ma in commercio si trovano anche dei modelli riutilizzabili, quindi è un costo contenuto.
Non ci sono dei veri e propri difetti, quanto piuttosto dei limiti. Le lame, infatti, sono molto più efficaci sulle sterpaglie e sui rami secchi, mentre non sono eccezionali con i rametti verdi, visto che questi oppongono maggiore resistenza per via della loro elasticità. Questo limite comunque lo si trova in quasi tutti i biotrituratori elettrici di fascia media e non per un uso professionale.
AL-KO EasyCrush MH 2800
Tra i migliori biotrituratori elettrici non possiamo non inserire AL-KO EasyCrush MH 2800. Questo attrezzo, infatti, spicca per via di un prezzo contenuto e per una serie di caratteristiche di livello molto alto. Per fare un primo esempio concreto, il dispositivo vanta un motore con una potenza notevole, 2.800 watt, e la capacità delle lame di triturare qualsiasi residuo della potatura. Il gruppo di taglio, infatti, è così affilato che riesce a sminuzzare anche i rametti di medio spessore, nonostante non sia comunque un attrezzo di tipo professionale.
Un’altra qualità che ci ha sorpresi dato il prezzo competitivo è la grande velocità in fase di caricamento e di triturazione. Il bocchettone superiore per inserire le ramaglie è molto ampio ed è anche in una posizione perfetta per non affaticare chi lo usa. Ritornando alle prestazioni, il motore è così potente che riesce a spingere verso le lame anche i rametti con un diametro fino a 7 centimetri, e le lame poi pensano al resto. Essendo così performante, è efficace sia contro i rami secchi che contro i rametti verdi, che in genere sono più complessi da sminuzzare.
Le altre caratteristiche di AL-KO EasyCrush MH 2800 sono tutte quante positive, a partire da un contenitore per la raccolta dei detriti sminuzzati con una capacità di 48 litri, realizzato in polipropilene. Inoltre, è il caso di sottolineare la compattezza di questo biotrituratore elettrico e la sua leggerezza, insieme alla presenza di due ruote molto grandi. Di riflesso, non è solo facilissimo da usare ma anche molto semplice da trasportare.
Dato il prezzo conveniente, però, non è perfetto. Ci sono infatti alcuni difetti, come un libretto con poche istruzioni e l’assenza dell’accessorio a paletta per spingere i pezzi di legno verso le lame. Infine, è abbastanza rumoroso.
Biotrituratori più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista dei biotrituratori più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.